Fiamme dense e limpide.
Le fiamme erano sempre state ricche di profondo significato... tutto dipendeva dal loro ardente colore.
Le fiamme rosse, raffiguravano la passione, l'ardore, la voglia di proteggere qualcosa o qualcuno.
La loro forza era unica nel suo genere, aumentava la sua fiamma quando i sentimenti era puri e sinceri, sfondavano le difese più difficili e squarciavano quello che di oscuro c'era nei nemici affrontati.
Le fiamme Azzurre sono eguali ad uno spirito che vuole proteggersi forse un po' egoisticamente, ma solo dettate da un cuore che aveva bisogno di comprendere che non c'era bisogno di proteggere se stessi ma gli altri da quello che sarebbe potuto accadere, ma come scudo queste sono le migliori, rispecchiano infondo i timidi e quelli che non vogliono mostrare se stessi per timore.
Le fiamme nere... quelle... se mai le vedrai, è meglio scappare o combattile con le uniche che hanno la forza di diffondere a loro il colore.
Queste sono simbolo di cattiveria, malvagità, odio e rabbia, si nutrono dei sentimenti oscuri celati nell'animo e consumano quello che incontrano.
Per questo vengono chiamate distruttive o corrosive.
Le uniche che avrebbero avuto sempre un motivo elegante per salvare qualcuno rimanevano quelle splendide fiamme colorate dai toni rossi e arancioni.
Ecco quello che era Rei Hino o per meglio dire: Sailor Mars.
Una semplice ragazza che si occupava di un santuario e voleva purificare quel mondo da quei spiriti che infastidivano la gente che voleva godere della pace.
Per una volta aveva scelto di ritirarsi in montagna, fra le cascate di uno dei monti che narravano si nascondesse la presenza di forti spiriti.
Sarebbe andata volentieri con Usagi e le altre.
Si sarebbe divertita e non poco, ma no, questa volta era meglio andare sola le sarebbe servito come bagaglio per migliorare e cambiare.
Munita dell'occorrente si diresse proprio lì.
Il tempo sembrava trascorrere su quel pulman mentre il gomito posava sul finestrino osservandone l'incantevole lago che circondava il posto.
Sorrise all'idea che Usagi e le altre ci si sarebbero fiondate sicuramente per un bagno, chissà forse doveva proprio parlargli di quel posto.
Già immaginava le facce di Usagi che con la sua innocenza portava le altre a scherzare con scherzi forse da bambini.
Ma era questo che amava delle sue amiche, la facilità con la quale non importava la loro età, se si parlava di proteggere le vite altrui erano le prime a combattere ed erano anche le prime a comportarsi come delle bambine nella loro innocenza.
Se in una precedente vita Rei era la principessa che rappresentava Marte, in questa vita era semplicemente una guerriera che aveva giurato su se stessa di proteggere la vita della principessa o meglio dire della sua amica.
Infondo era quella più matura nel lato caratteriale e c'erano cose che solo lei poteva fare quando Minako era impegnata in altro.
Passò qualche ora e i suoi piedi finalmente si posarono su quello che era il terreno verde di quella vasta montagna.
Come gli altri che scesero a quella fermata si incamminò dove si trovava la sua metà e dopo averla raggiunta si senti come chiamata.
Chiamata da cosa e da chi? Si voltò notando appena delle scintille tinte di rosso sembravano brillare nonostante fosse pieno pomeriggio.
Brillavano sotto la luce di quel sole o brillavano di luce propria?
Tratta dalla curiosità le seguì finché queste la condussero davanti una statua dalle fattezze di una fenice.
La curiosità di Rei era cresciuta soltanto di più davanti a questa.
Una fenice? Che buffa coincidenza..
Non è una coincidenza guerriera dallo spirito ardente
Chi parlava?
Il tempo di voltarsi e un fuoco ardente prese vita dando forma a quella fenice, perché la voleva li?
Il silenzio crollo fra lei e quella misteriosa figura o meglio dire, misterioso spirito.
Ma non era una coincidenza era li forse perché era stata questa a desiderare d'incontrare Rei? possibile.
Iniziò quella che era una vera e propria discussione fra la guerriera e lo spirito.
Questo le narrò d'aver bisogno di cedere il suo potere a qualcuno prima che lo spirito del fuoco di quel posto smettesse di vivere e l'unica candidata adeguata era proprio Sailor Mars.
L'inizio si notò chiaramente una Rei perplessa da questa idea assurda o forse coincidenza, ma infondo lei aveva bisogno di trovare un nuovo potere che l'avrebbe aiutata ad aiutare le sue amiche e alla fine scelse di accogliere quest'ultima come propria fiamma.
Ma non fu cosi semplice, non fu mai semplice raccontare alle proprie amiche cosa significava tentare di creare un arco di fiamme e scoccare una freccia da questo.
Sapeva chiaramente però le tante bruciature iniziali che aveva nelle mani, tutto questo solo per un semplice desiderio? si, il semplice desiderio di proteggere qualcun'altro l'aveva condotta ad allenarsi in quella pratica finché ci riuscì.
L'arco prese forma, la freccia insieme a questa e dopo lo schiocco proprio come una freccia normale quando colpiva il bersaglio, all'impatto invece di scagionare fiamme, questa ne scagionava nel punto in cui Rei riusciva a trovare il punto debole del soggetto.
Certo su bersagli di pietra e di legno non è che avesse molto da dover comprendere ma era sicura che ne avrebbe avuto bisogno.
Solo che come sempre, quando ne parlo alle amiche all'inizio si scagionò una risata quasi pensavano che Rei voleva nascondere a loro solo un bel posto da visitare ma poi compresero che infondo non era li per divertirsi almeno non quella volta.
Chissà forse sarebbe tornata lì un giorno e chissà magari proprio con le sue amiche.
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